DIPENDENZE PATOLOGICHE

Le dipendenze patologiche sono caratterizzate dall’uso distorto di una sostanza, di un oggetto o di un comportamento secondo una prospettiva psicodinamica talvolta derivante anche da altre attività socialmente accettate.

La dipendenza è considerata patologica – da sostanza o comportamentale – quando è accompagnata da una serie di caratteristiche, quali: la compulsività, ovvero l’incapacità di resistere alla tentazione di assumere una determinata sostanza o di mettere in atto un determinato comportamento; il craving, ossia la sensazione di intenso desiderio, la bramosia che precede l’assunzione o il comportamento; il piacere o il sollievo che si sperimentano durante l’assunzione o il comportamento; la sensazione di non avere il controllo di ciò che si sta facendo; il persistere nell’assunzione o nel comportamento nonostante la persona sia consapevole delle conseguenze negative che ciò produrrà. Intenzioni e volontà che, se non soddisfatte, provocano sofferenza fisica e psichica, accompagnate, con un’alta percentuale di probabilità da astenia, anoressia, ansia e insonnia, irritabilità, aggressività, depressione o iperattività

È possibile rintracciare aspetti comuni nelle diverse forme di dipendenza; la massima espressione del suddetto disturbo si configura in:

Ludopatia: classificata tra i vari tipi di dipendenza del comportamento e indica la dipendenza dal gioco d’azzardo, definita anche gambling

Dipendenza da sostanze psicotrope: è causata dalla dipendenza da una o più sostanze come le sostanze stupefacenti e i farmaci

Dipendenza da internet: definita anche Internet addiction disorder (IAD), è tra i tipi di dipendenza chiamati new addiction e comprende la dipendenza dalle nuove tecnologie come videogame, social media e smartphone, per i quali alcuni ricercatori hanno anche creato una scala del rischio da dipendenza da smartphone

Alcolismo: è la dipendenza patologica da abuso di alcol. Come per la tossicodipendenza, anche questa patologia porta gravi conseguenze sia a livello fisico (tra cui danni a fegato, cervello e altri organi) che a livello psicologico (come aggressività e disturbi depressivi)

Dipendenza da cibo: in questo caso l’assunzione di cibo avviene in maniera diversa dai disturbi del comportamento alimentare, quali anoressia e bulimia e dal binge eating disorder 

Dipendenza affettiva: ha sintomi simili a quelli di altre dipendenze comportamentali, come la perdita di controllo. È una dipendenza psicologica che porta la persona a vedere il partner come centro del proprio mondo e ad avere paura dell’abbandono.

Tabagismo: dipendenza tossica dal fumo di tabacco.

Il trattamento per diradicare in maniera definitiva la dipendenza prevede l’impiego di una moderna attrezzatura neurofisiologica denominata rTMS (repetitive Transcranial Magnetic Stimulation). Questa tecnica, impiegata nel trattamento della depressione farmaco-resistente, permette di stimolare in maniera non invasiva le aree corticali le cui funzionalità sono state compromesse e danneggiate dalla dipendenza, ripristinandone il corretto funzionamento e riportando l’area nelle condizione di pre-patologia.
I risultati ottenuti sono assolutamente positivi con un’ottima efficacia del trattamento e un numero altissimo di pazienti in remissione completa della patologia, anche a distanza di mesi dall’ultima seduta di stimolazione magnetica transcranica. In fine, e non affatto irrilevante, non è stato riscontrato nessun effetto collaterale.

Di seguito si riportano i risultati confermati da uno studio su 284 pazienti trattati con rTMS.

  • TERAPIA E RIABILITAZIONE

  • Riabilitazione muscolare >7
  • Terapie post-ictus >8
  • Riabilitazione cognitiva >9
  • Terapia del dolore >10